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venerdì 19 aprile 2013

Alberi da camera

Sto pensando a una decorazione per la parete dietro la testata del letto, in camera.
Un albero, un grande albero, magari un ulivo. Che ha anche un bel significato, profondo, di legame con la terra (la terra d'origine delle nostre famiglie: la Puglia) di legame con la vita, di legame con la fede.
Sono indecisa tra una bella immagine fotografica, un dipinto, un trompe l'oeil.
Boccio subito, anche se è bellissimo, l'idea dell'uliveto di Van Gogh: troppo inquietante, non lo associo ai sonni tranquilli. Anzi.
Magari una stampa fotografica senza cornice, grande (qui sguinzaglio Mauro, che ha fatto degli scatti stupendi durante le vacanze in Puglia, l'estate in cui erevamo in attesa di Ricky).
Non mi dispiace l'idea di un'opera d'arte: un grande ulivo secolare dipinto olio su tela, come quello dell'artista Vincenzo Santoro.
Oppure un trompe l'oeil. Ma non so perchè, questi ultimi -pur incuriosendomi- mi fanno un effetto così.. kitch.
In rete se ne trovano di impressionanti, ridicoli, spettacolari, esagerati.
Trompe l'oeil spaventoso.
Questa idea mi ha fatto ridere.
Minimal trompe l'oeil: semplice, pulito, originale.
Questo è spettacolare, anche troppo.
Questo ha il giusto peso, ma continuo a preferire l'ulivo in camera, e non i palazzi!

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