expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

lunedì 27 maggio 2013

Scena muta

Questa è una provocazione, perchè non mi da così fastidio, in realtà, ricevere telefonate.
Anche se inutili.
Si, perchè io ricevo quotidianamente delle telefonate inutili.
E a pensarci bene mi danno anche un certo fastidio. Perchè negarlo?
Mettiamo da parte quelle delle società fornitrici/gestori di servizi (telefonia, energia, etc.), ci sono le telefonate di routine della mamma.
Quelle che arrivano puntuali alle otto del mattino e che iniziano con 'tutto bene?' (mi sono alzata mezz'ora fa, non so come sarà la giornata, per questi trenta minuti comunque si, tutto bene).
Poi proseguono (giuro, ogni mattina) con 'hai dormito?' (mai sofferto di insonnia in vita mia) e con 'il popino si è svegliato? cosa sta facendo?' (certo che si è svegliato, andiamo ogni giorno all'asilo, non lo porto mica in pigiama! Cosa sta facendo? Colazione, guardando la televisione, vestendosi: le solite cose che fa uno tra la sveglia e l'uscita di casa alla mattina).
Poi 'oggi ti vedo?'.
Questa domanda merita un approfondimento. Essendo a casa in 'maternità' da qualche parte è scritto che dovrei presentarmi ogni giorno a casa dei miei (tipo arresti domiciliari) perciò ogni giorno mi viene chiesto più o meno velatamente se vado, se mi vedono, cosa faccio a pranzo.
Io e la mia famiglia abbiamo (da sempre) dei ritmi e dei modi di trascorrere il tempo molto diversi.
Io ad esempio pranzo intorno alle tredici, che per me può voler dire anche le quattordici.
In casa, con mio marito e mio figlio, il volume della televisione, quando è accesa, non sale mai sopra il valore '9'.
In casa, con mio marito e mio figlio, non ci stiamo addosso chiedendoci continuamente se vogliamo un ghiacciolo, abbiamo visto che nel freezer c'è un ghiacciolo, abbiamo mangiato il ghiacciolo che c'è nel freezer. Insomma: ci chiediamo e/o diciamo le cose una volta soltanto.
Le abitudini di casa dei miei genitori invece (giustamente) sono diverse dalle mie e io molto spesso mi rendo conto che sono intollerante al volume '27' della televisione (e non è detto che ce ne sia accesa una sola per volta), ai mille modi di chiedermi se voglio mangiare/ho mangiato/so che c'è un ghiacciolo e via discorrendo.
Tornando alle telefonate, intorno all'ora di pranzo ne arriva una praticamente identica a quella delle otto: un altro rassicurante 'tutto bene?' seguito da un 'cosa cucini a pranzo?'.
Se non ricevo la chiamata prima di mangiare, ne ricevo regolarmente una dopo mangiato che inizia sempre con un 'tutto bene' ma prosegue con un 'cosa hai mangiato a pranzo?'.
Mediamente la telefonata dopo pranzo arriva sulla prima nota (giuro, la prima) della sigla di chiusura di Beautiful. Tanto che a volte mi chiedo se mia madre abbia il numero già fatto sul telefono e prema invio appena finisce la puntata. Tipo concorso telefonico a premi.
Probabilmente si.
Le domande sono così automatiche che mi è capitata la sequenza 'tutto bene?', 'hai mangiato?' e alla mia risposta 'ho finito adesso' mi sento chiedere 'cosa stai facendo?'.
Come cosa sto facendo? Sto ingoiando le ultime briciole del pranzo che ti ho detto di aver appena finito!
Io credo che gli abbonamenti flat che spendi sempre uguale e chiami quanto vuoi (sul cellulare o al telefono fisso) abbiano fatto dei grandi danni.
Venerdì sera, prima di cena, ero alla riunione dell'asilo, mio marito ha ricevuto a casa due telefonate, alle quali ha risposto che ero alla riunione dell'asilo.
Tornata all'ora di cena, con quell'anima santa che ho sposato che mi aveva preparato un buon piatto di maccheroni al sugo, mi siedo e in successione prima mia suocera poi mia madre, alle otto spaccate mi chiamano 'ciao, volevo sapere come è andata la riunione all'asilo'.
Ora: ma è così importante sapere cosa ha detto la maestra di una classe di bambini tra i cinque e i sei anni, da -sapendo che sono appena rientrata ed è ora di cena- richiamare dopo un'ora e chiedere un report mentre siamo tutti a tavola?
L'urgenza è pari a come se fossi appena uscita dalla sala operatoria.
Ma che succede a una certa età, qualcuno me lo spiega?
Si hanno meno cose da fare, quindi nella noia si occupa il tempo chiedendo dettagliatissime informazioni sulla routine dei propri figli?
All'improvviso si prende un virus che ti fa diventare curioso e ossessivo?
A me questo sembra autentico sadismo.
Snervata, e immagino anche un po' maleducata, rispondo a mono sillabe e con un tocco di cinica ironia.
A volte vorrei fare scena muta, anzi la faccio, tra una risposta scontata e una domanda scontata.
Me ne accorgo dopo aver riattaccato, e mi dico 'dai Laura, ci rimane male'.
Ma la mattina dopo, alle otto: tutto bene?


Nessun commento:

Posta un commento