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venerdì 19 luglio 2013

Tanti auguri a me

Ecco ci siamo.
Oggi ne faccio trentotto. T-R-E-N-T-O-T-T-O.
Ho aperto il regalo di mia suocera, personalmente trovo che il pacchetto sia più bello del contenuto.. ma io sono così: adoro i pacchetti.
L'orchidea in silicone chiudi-pacco è l'icona di questa giornata.
Giornata iniziata con i baci e gli auguri di mio marito, cui sono seguiti quelli di Ricky, il quale mi ha fatto notare che, se suo fratello è nella mia pancia, oggi è anche la sua festa.
Acuto il ragazzino.
Più tardi mi ha chiesto se avevo paura quando sono andata in ospedale, per farlo nascere. Se sono svenuta e se ho paura anche questa volta. Si è raccomandato di non avere paura, di non svenire ma di chiudere gli occhi, così mi riposo.
Ma come gli vengono queste domande?
Ad ogni modo, gli ho risposto che si, avevo un po' di paura e che svenivo per la stanchezza, ma che appena l'ho visto mi sono ripresa e mi sono sentita una leonessa.
Loro ci osservano, siamo convinti di essere noi quelli ad avere il controllo. Illusi.
Avere un figlio ti insegna tante di quelle cose che ti chiedi come potresti esistere se non nel ruolo di genitore. Non esiste più la versione di te senza un figlio. Non ha più senso.
Siamo andati in biblioteca a prendere tre libri: per me, per papà e per Ricky.
Poi al supermercato e di nuovo a casa.
Dopo si è rabbuiato il cielo (quando ho compiuto trent'anni si è scatenato l'inferno. Di notte ha diluviato e mi si sono allagati i due terrazzi e il mio bagno) ed è uscito un po' di fresco, aria, a tratti persino vento.
Siamo andati a fare merenda con mio padre e mia madre, in centro a Lissone, vicino casa.
Nel tornare abbiamo ascoltato Anima mia, dei Cugini di Campagna. Cantavamo tutti a squarciagola.
Ho ripensato ai festeggiamenti passati. A quelli passati con i miei.
Compiendo gli anni a fine Luglio, spesso eravamo già in vacanza in Sardegna. Facevamo feste nel giardino fuori casa, oppure uscivamo a cena: Porto Cervo, Porto Rotondo.. ristorantini esclusivi, aragosta, pianista che cantava per me.
Il paragone ad oggi mi fa sorridere: Lissone al posto di Porto Cervo, una merenda al posto della cena, la pasticceria in piazza invece che il ristorante Il Pescatore, il cd in macchina invece che il pianista per me..
Certo che i tempi sono cambiati, il tenore di vita è cambiato.
Però i miei sono ancora insieme (e per chi conosce le vicissitudini della mia famiglia.. non è cosa scontata!) stanno bene, ho sposato l'amore della mia vita e abbiamo avuto una meraviglia di bimbo e tra poco più di un mese ne arriverà un altro.
Insomma, le cose che mi rendono felice sono tutte con me, ancora. Anzi, sono aumentate.
Ora scappo, Ricky ha finito il suo bagnetto.
Tanti auguri a me.

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