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venerdì 13 settembre 2013

Come previsto: tutto bene

Ieri è stato il primo giorno di scuola di Riccardo.
C'è stata una breve presentazione del Direttore in palestra, poi i bimbi sono stati chiamati in ordine alfabetico per essere poi suddivisi nelle tre sezioni delle prime classi.
Non mi ha fatto nessun effetto particolare, ad essere sincera.
Non sono insensibile ma caratterialmente non sono portata ad entrare in ansia (o comunque a dare enfasi) ai momenti di cambiamento.
Vivo ogni gradino in modo molto soft, un po' per ridimensionare le cose e riuscire a tenerle sotto controllo, un po' perchè forse in fondo in fondo dico 'se va, bene, se non va, pazienza'.
Mi ricordo il giorno degli orali della maturità. Se non sbaglio era il 14 luglio, correva l'anno 1994. Stavo con Mauro già da un anno e mezzo.
La mattina, sotto il sole cocente nel grande cortile dell'Istituto Statale d'Arte di Monza, vengo a sapere che il mio cognome è stato sorteggiato per la seconda metà del pomeriggio.
La mia prima reazione è stata, rivolgendomi a Mauro: andiamo a prendere un gelato in centro? Fa un caldo qui..
Ricordo le compagne di classe (eravamo l'unica classe completamente femminile) e gli altri che mi avevano sentita. Ricordo quando l'ho detto a casa dei genitori di Mauro che, visto l'anticipo con cui ero arrivata a scuola, avevamo il tempo di fare un giro e prendere un gelato.
Per la cronaca, sono uscita con  52/60 che per una che ha preso materie a settembre per quattro anni di seguito, direi non è niente male.
Sarà stata anche una commissione esageratamente magnanima.. ma il succo è che ho fatto bene a non preoccuparmi! Io poi  non so gestire lo stato dell'essere 'in sbattimento'. Non sono come certe persone che rendono al massimo quando sono sotto stress.
Detesto lo stress. Sono calma e lenta, come il mio metabolismo.
Questa estate mi sono sentita chiedere parecchie volte 'ma non sei preoccupata per le scuole? Ricky è pronto?' ..ma pronto in che senso?
Non sa ne leggere ne scrivere, se è questo che intendono.
Ma alla scuola materna le maestre sono state chiare: si impara a leggere e a scrivere alle elementari.
Quindi, qual'è il problema?
Il piccolo (sarà che nessuno di noi ha dato chissà che peso a questo inizio) ha vissuto questi due primi giorni in completo relax, meglio così, visto che ha appena vissuto una svolta (questa si) davvero grande: la nascita di un fratellino dopo che per quasi sei anni è stato l'unico cucciolo di casa.

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