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sabato 18 gennaio 2014

Disordine

Oggi Ricky è stato 'messo in castigo' dal suo papà. Scrivo tra virgolette perché il castigo è stato veramente rappresentativo.
Trattasi infatti dell'ordine di rimanere nella sua stanza per un'ora, senza particolari indicazioni.
Il piccolo si è subito organizzato con la sua passione più grande: le automobiline. Il concetto di ordine dei bambini è molto diverso rispetto al nostro. Infatti non esistono bambini ordinati, i bambini hanno diritto al disordine,  che è una costante fondamentale nella loro esistenza.
Del tutto liberi dalle convenzioni,  privi di indicazioni, refrattari alle regole, i bambini hanno un loro ordine ben definito. Anche se a noi sembra tutt'altro.
È il loro modo di trovare un posto nello spazio che li circonda. È il modo in cui, a volte scontrandosi con le imposizioni di noi adulti o confrontandosi con i limiti che ricevono dai fratelli/amici, affermano se stessi.
Spesso commettiamo l'errore di intervenire per correggere certi comportamenti, riordinare gli oggetti mentre giocano, sottolineare che nel disegno della tal favola non ci va un drago, o che la regina non era buona.
Ciò che nelle nostre intenzioni è da correggere, nella loro mente è l'espressione libera della loro visione delle cose.
Questo non capita solo da piccolissimi ma anche a scuola. Quando i bambini al primo anno scrivono le parole dimenticando una o due lettere finali, in realtà non commettono un errore, anzi! Le lettere mancano perché provano da soli a scrivere le parole che sentono, senza copiare dalla lavagna o dal vicino di banco.
A tutte le età i bambini vanno interpretati e questa, penso io, è una delle difficoltà maggiori che ci si possa trovare a gestire nella vita. Lavoro compreso!

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