expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

giovedì 22 gennaio 2015

Scegliere un libro

Confesso: sono un'assidua frequentatrice della biblioteca del paese (che però fa parte di un network di biblioteche quindi è fornitissima). Finisco un libro lo restituisco e ne porto a casa un altro. A ciclo continuo.
Leggo ovunque, sul divano, a letto, in bagno.
Se esco e prevedo un tempo di attesa infilo il volume in borsa: ma, caso strano, fuori non riesco mai a leggere più di dieci righe, mi distraggo facilmente, mi faccio contaminare dal mondo fuori, mi spiace non prestare la dovuta atenzione così rinuncio e rimetto il libro in borsa.
Però lo porto spesso.
Scelgo i libri a istinto: prevalentemente per la copertina, sul tavolo delle novità in biblioteca.
Oppure dietro consiglio di sconosciuti: tengo le riviste che mi piacciono (in realtà per diversi motivi: i bambini hanno sempre migliaia di immagini da cercare e ritagliare per scuola) perchè ci sono rubriche 'di servizio' con vari consigli e la rubrica dei libri per me è in assoluto la più interessante (anzi, alla pari con 'casa e fiori' in cui mi perdo letteralmente nelle atmosfere.
Questa volta ho chiesto aiuto ai numeri di aprile e agosto 2013 di Myself. Dato che ho appena terminato Il padre infedele di Antonio Scurati, (dico che mi è piaciuto, prendendo le distanze dalla visione che non posso condividere di un padre quarantenne dei nostri giorni: lontano da sua moglie, innamorato ciecamente della figlia piccola, malinconico e un po troppo disilluso).
Aprile mi ha consigliato un libro che avevo già notato e segnato mentalmente come 'da leggere': Ho sposato il mondo, di Elsa Maxwell, classe 1883, la più grande giornalista mondana degli anni '50, amica bruttina ma di carattere per Marylin, Maria, Rita e molte altre. Classico testo che porta consigli e che 'da cosa nasce cosa'. Già lo so.
Agosto invece mi anticipa il caldo (e i bollori!) della bella stagione con un libretto di poco più di un centinaio di pagine: Una settimana di Vacanza, della scrittrice francese Christine Angot. Nata nel 1959, scrive nelle sue opere e a più riprese la propria storia -reale o presunta- dell'incesto con il padre.
Nel libro racconta di una sordida storia tra un uomo maturo e una giovane ragazza. La recensione -che urla RECUPERATELI- promette 'tensione erotica e attenzione alle stelle'. E' anche firmata, qindi al limite reclamo!

Nessun commento:

Posta un commento