expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

venerdì 13 febbraio 2015

Senza spina dorsale

Sono una pappamolla lo ammetto.
A parte l'influenza degli ultimi giorni che, va beh, ha colpito il mondo.. non ho più il coraggio di assistere a certe cose.
Dalle analisi anatomiche di figlicidi vecchi tredici anni (ma anche più recenti) agli ultimi 'ritratti d'autore' di genitori che dicono addio ai loro piccoli.
Autore di che?
Fatemi capire perché ci divento pazza su queste cose: un fotografo professionista si è recato negli reparti maternità, ha chiesto quale dei parti non sarebbe andato a buon fine e si è proposto per un ultimo scatto della famiglia al completo?
Ha aspettato in corsia come (secondo la leggenda metropolitana) fanno quelli delle pompe funebri? Aveva un contatto che lo avvisava alla prima occasione?
Ma è cretino? Uccidetelo!
Non ce l'ho fatta a cliccare il link ma purtroppo la preview (mamme e papà con in braccio cuccioli tenerissimi come è normale che sia) mi ha fatto realizzare e la gioia è diventata dolore in un istante.
Non mi esprimo sui genitori perché in certe circostanze non si chiede buon senso, ma il fotografo che scatta, archivia e poi.. cos'altro? La liberatoria l'ha chiesta subito in corsia o ha aspettato che queste povere coppie elaborassero la perdita?
Sono schifata e senza forze davanti a questo voyeurismo che prima si limitava ai pochi che si compravano testate di cronaca nera. Ogni trasmissione di attualità fa audience solo se sviscera almeno un paio di casi di figlicidio alla volta, parte da quello attuale e poi scava fino a quello di anni fa. Mattino, pomeriggio e sera, dal lunedì alla domenica, dodici mesi l'anno.
Io guardo le serie crime, intendiamoci non è che sono Polyanna. Ma che cosa hanno in più, o cosa ho io in meno, quelli che come caterpillar si sciroppano dosi di crudeltà no stop? I conduttori sembrano cantare vittoria al nuovo caso di cronaca, nei loro occhi i contatori degli ascolti impazziscono come slot machines: subito spuntano focus, speciali, approfondimenti. Si ipotizza di tutto, si riesumano conoscenze infantili dei presunti assassini che la prima volta appaiono grezzi e inconsapevoli e alla quarta apparizione sono freschi di parrucchiere coi denti sbiancati e gli occhiali griffati. La tv li prende per la gola "tua figlia ha ammazzato tuo nipote, fatti i colpi di sole e vieni in tv, quando ti ricapita di fare una così bella figura?".
E il pubblico giù a sintonizzarsi (ma non è facile schivare le trasmissioni, questo va detto).
Cosa provoca nell'essere umano sapere che certe persone per certi motivi fanno certe cose?
Sollievo da "in fondo non mi posso lamentare"? Chi sono queste persone? Ce ne sono così tante (visti i numeri) che mi fanno impressione.
Sono normali?
Sono normale io?

Nessun commento:

Posta un commento